Da 31 a 40 - L'abc dell'operatore socio sanitario

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Da 31 a 40

I quiz dei concorsi delle ASL 3° parte > Regione Sardegna > Infermiere ASL8 > Da 1 a 100

31 FACENDO RIFERIMENTO AL TRIENNIO 2014-2016, QUANTI CREDITI ECM DOVRANNO ESSERE ACQUISITI DAI PROFESSIONISTI SANITARI?

A) Un totale di 120 crediti (40 per anno, minimo 20 massimo 60)

B) Un totale di 150 crediti (50 per anno, minimo 25 massimo 75)


C) Un totale di 90 crediti + 60 degli anni precedenti

32 COSA PUÒ ACCOMPAGNARE UNA COLICA RENALE?

A) Astenia

B) Poliuria

C) Ematuria

33 L’OSTEOSARCOMA COLPISCE CON PIÙ FREQUENZA:

A) Le ossa del cranio

B) La metafisi delle ossa lunghe

C) Le ossa delle mani e dei piedi
La cellula di partenza è l'osteoblasto. Colpisce più spesso soggetti di sesso maschile con due picchi di incidenza: tra i 10 e i 30 anni e negli anziani, le sedi più frequenti sono le metafisi delle ossa lunghe, soprattutto attorno al ginocchio: il femore, specie in zona diafisaria distale e la metafisi prossimale della tibia, e l’omero prossimale. Si manifesta con dolore intenso, tumefazione, cute calda, spesso con evidente reticolo venoso. Ne esistono due varietà: quella centrale e quella periferica. La varietà centrale a sua volta può essere osteolitica (provoca la distruzione del tessuto osseo circostante e, all’esame radiografico, dà un’immagine di osso ‘scoppiato’) o osteoblastica (determina la produzione di osso, spesso sotto forma di lamelle perpendicolari alla superficie dell’osso: all’esame ai raggi X può risultare un’immagine a pettine o a raggi di sole). La varietà periferica a sua volta si suddivide in parostale e periostea a seconda che il tessuto osseo maligno cresca superficialmente al periostio oppure tra il periostio e la corticale dell'osso interessato dalla neoplasia. Le varietà centrali hanno un comportamento molto aggressivo in quanto crescono rapidamente e presentano una spiccata tendenza a dare metastasi ai polmoni e ad altri organi. Le varietà periferiche sono invece generalmente meno aggressive.

34 LE ASL SONO DOTATE DI:


A) Personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale

B) Personalità giuridica privata e autonomia imprenditoriale

C) Personalità fisica e giuridica allo stesso tempo

35 IL D.LGS. 196/2003 DISCIPLINA, TRA L'ALTRO, IL TRATTAMENTO DEI "DATI SENSIBILI". QUALI DEI SEGUENTI DATI RIENTRANO IN TALE CATEGORIA?

A) Dati personali idonei a rivelare l'esistenza di figli illegittimi

B) Dati personali idonei a rivelare lo stato di salute

C) Solo i dati personali idonei a rivelare la vita sessuale

36 LA STERILIZZAZIONE:

A) È l’eliminazione d’ogni forma vivente sul materiale trattato

B) Riduce in modo consistente il numero dei microrganismi

C) Inattiva alcuni microrganismi



37 LA PRINCIPALE COMPLICANZA LOCALE NELLE SEDI DI SOMMINISTRAZIONE DI INSULINA È:

A) Lipodistrofia

B) Edema

C) Ascesso
La lipodistrofia è una complicanza specifica per le iniezioni di insulina. Con questo termine si identifica un disturbo del tessuto adiposo in genere correlato appunto con questo tipo di iniezioni.
La lipodistrofia è patologia trascurata e molto più frequente di quanto ritenuto in passato.
Un recente studio condotto a livello europeo e relativo alle iniezioni di insulina ha riscontrato lipodistrofia nei punti di iniezione nel 30% dei pazienti.
Sebbene l’esatta eziologia delle lipodistrofie non sia completamente nota, i fattori di predisposizione sono i traumi della pelle e del tessuto sottocutaneo, ripetuti nel tempo e nello stesso punto, in presenza di insulina.
Studi recenti hanno evidenziato un assorbimento irregolare e imprevedibile dell’insulina iniettata nelle aree lipodistrofiche, caratteristica che contribuisce a peggiorare il controllo metabolico.
È quindi importante prevenire o minimizzare quanto più possibile lo sviluppo di queste aree.
A tale scopo è possibile adottare una serie di misure semplici e tuttavia efficaci:

  •    evitare di effettuare iniezioni in un'area lipodistrofica consentendo alla zone di recuperare;

  •    utilizzare un punto diverso per ogni iniezione per evitare di ripetere le iniezioni nella stessa zona;

  •    utilizzare un nuovo ago per ogni iniezione per ridurre il trauma tissutale, causato da punte dell’ago deformate.


38 QUAL È LA MEDIANA DI UN CAMPIONE DI TRE DATI?

A) È quello che ha il valore intermedio

B) È il valore più alto

C) È il valore più basso
In statistica, in particolare in statistica descrittiva, data una distribuzione di un carattere quantitativo oppure qualitativo ordinabile (ovvero le cui modalità possano essere ordinate in base a qualche criterio), si definisce la mediana (o valore mediano) come il valore/modalità (o l'insieme di valori/modalità) assunto dalle unità statistiche che si trovano nel mezzo della distribuzione.
La mediana è un indice di posizione e rientra nell'insieme delle statistiche d'ordine

39 I VALORI NORMALI DI ERITROCITI IN UN UOMO SANO, SONO:


A) 4.500.000 – 5.800.000 ul

B) 6.000.000 – 7.500.000 ul

C) 2.500.000 – 3.500.000 ul
Gli eritrociti  o globuli rossi o emazie (dal greco αἱμάτιον, haimàtion, derivato da αἷμα, haìma, «sangue»), sono cellule del sangue.
La funzione principale dei globuli rossi è il trasporto dell'ossigeno dai polmoni verso i tessuti e di una parte dell'anidride carbonica dai tessuti ai polmoni, che provvedono all'espulsione del gas all'esterno del corpo.
Fanno parte degli elementi figurati del sangue insieme ai leucociti e alle piastrine e con quest'ultime condividono la particolarità della mancanza del nucleo. Solo nei Mammiferi sono privi di nucleo, mentre nei restanti Vertebrati (come gli uccelli) ne sono provvisti.
Gli eritrociti, presenti in 4,5-5 milioni/mm3 nella donna e in 5-6 milioni/mm3 nell'uomo, rimangono confinati nel torrente ematico per tutta la durata della loro vita, che in media è di circa 120 giorni. In circolo sono presenti anche forme non completamente mature come i corpi di Howell-Jolly o gli anelli di Cabot, caratterizzati da residui di cromatina e di fuso mitotico rispettivamente.

40 IL DIRIGENTE DELLE PROFESSIONI SANITARIE:


A
) Non può esercitare il potere disciplinare quando la sanzione da applicare è almeno pari alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per dieci giorni

B) Può esercitare il potere disciplinare quando la sanzione da applicare è almeno pari alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per trenta giorni

C) Può esercitare il potere disciplinare quando la sanzione da applicare è almeno pari alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per undici giorni

 
 
 
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