Da 51 a 60 - L'abc dell'operatore socio sanitario

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Da 51 a 60

I quiz dei concorsi delle ASL 3° parte > Regione Sardegna > Infermiere ASL8 > Da 1 a 100

51 LA POLIURIA E’:

A) Il bisogno di mingere spesso con intervalli inferiori alle 2 ore

B) Una produzione di urina superiore al normale

C) La riduzione della produzione di urina nelle 24 ore
La poliuria è la formazione ed escrezione di un'eccessiva quantità di urine in assenza di un contemporaneo aumento dell'assunzione di liquidi. La diuresi maggiore di 2500-3000 ml nelle 24 ore è considerata poliuria

52 AI SENSI DELL'ART. 26, D. LGS. N. 276/2003, NEL CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE, NEL CASO DI DANNI NEI CONFRONTI DI TERZI PROVOCATI DAI LAVORATORI NELL'ESERCIZIO DELLE LORO FUNZIONI:

A) L'utilizzatore e il somministratore rispondono in solido

B) Risponde l'utilizzatore

C) Risponde solo il lavoratore
Art. 26.
                      Responsabilita' civile


 1. Nel caso di somministrazione di lavoro  l'utilizzatore  risponde
nei confronti dei terzi dei danni a essi arrecati dal  prestatore  di
lavoro nell'esercizio delle sue mansioni.

53 QUALE DEI SEGUENTI ACCESSI VENOSI NON È COMUNEMENTE UTILIZZATO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI SOLUZIONI IPERTONICHE?

A) Giugulare

B) Succlavia

C) Femorale

54 LA SINFISI PUBICA ANATOMICAMENTE È:

A) Un legamento

B) Un tendine

C) Un’articolazione
La sinfisi pubica è un'articolazione che fa parte delle anfiartrosi, e si attua tra le due ossa pubiche
Le superfici articolari che contribuiscono alla costituzione della sinfisi pubica sono le due facce mediali (o sinfisiane) delle ossa pubiche. Sono superfici ovalari ruvide, con piccole creste o papille e altrettanti recessi ricoperte da uno strato di cartilagine fibrosa (fibrocartilagine). Tra le due superfici articolari è presente inoltre un disco di fibrocartilagine che presenta spesso al suo interno, e in posizione posterosuperiore, una cavità, che si fa più marcata con l'avanzare dell'età ed è più comune nel sesso femminile

55 QUAL È LA DURATA MEDIA DELLA VITA DEI GLOBULI ROSSI?


A) 120 giorni

B) 6 mesi

C) 14 giorni
Gli eritrociti (dal greco ἐρυϑρός, erythròs, «rosso» e κύτος, cytos, «cellula») o globuli rossi o emazie (dal greco αἱμάτιον, haimàtion, derivato da αἷμα, haìma, «sangue»), sono cellule del sangue. La funzione principale dei globuli rossi è il trasporto dell'ossigeno dai polmoni verso i tessuti e di una parte dell'anidride carbonica dai tessuti ai polmoni, che provvedono all'espulsione del gas all'esterno del corpo. Fanno parte degli elementi figurati del sangue insieme ai leucociti e alle piastrine e con quest'ultime condividono la particolarità della mancanza del nucleo. Solo nei Mammiferi sono privi di nucleo, mentre nei restanti Vertebrati (come gli uccelli) ne sono provvisti
Gli eritrociti, presenti in 4,5-5 milioni/mm3 nella donna e in 5-6 milioni/mm3 nell'uomo, rimangono confinati nel torrente ematico per tutta la durata della loro vita, che in media è di circa 120 giorni. In circolo sono presenti anche forme non completamente mature come i corpi di Howell-Jolly o gli anelli di Cabot, caratterizzati da residui di cromatina e di fuso mitotico rispettivamente.

56 SECONDO LA TEORIA DEL NURSING PSICO-DINAMICO DI HILDEGARD PEPLAU:


A) Il rapporto paziente-infermiere è costituito da 4 fasi: orientamento, identificazione, utilizzazione e risoluzione

B) Il rapporto paziente-infermiere è costituito da 2 fasi: identificazione e risoluzione

C) Il rapporto paziente-infermiere non può essere scomposto in più fasi

Hildegard Peplau
Rientra tra le teoriche del nursing di livello intermedio. Nasce in Pensylvania nel 1909; studia psicologia interpersonale ed
acquisisce il master psichiatrico e il dottorato in sviluppo dei programmi didattici.
FONTI TEORICHE: le sue teorie nascono dalla scienza comportamentale ed ha insegnato agli infermieri a volgere lo
sguardo non solo all’aspetto fisico e di malattia del paziente ma verso un panorama psicologico ricco di eventi, sentimenti ed emozioni.
La Peplau definisce il nursing psicodinamico che permette di capire il comportamento proprio della persona per aiutare gli altri ad
identificare le difficoltà riscontrate.
NURSING PSICODINAMICO:
Si sviluppa attraverso le fasi del rapporto paziente-infermiere:
1. Orientamento: durante la fase dell’orientamento la persona evidenzia un bisogno e cerca l’assistenza di un professionista.
L’infermiere aiuta il paziente a riconoscere il suo problema e stabilisce una relazione di aiuto
2. Identificazione: il paziente si identifica con coloro che possono aiutarlo; l’infermiere consente l’esplorazione dei sentimenti per
aiutare il paziente
3. Sfruttamento: il paziente cerca di trarre il massimo da quanto gli viene offerto e si stabiliscono obiettivi da raggiungere
sempre nuovi ed adatti alla situazione
4. Risoluzione: i vecchi obiettivi vengono abbandonati per adottare i nuovi; in questa fase il paziente termina la fase di
identificazione con l’infermiere



57 QUAL È LA CAUSA PIÙ FREQUENTE DELLE RAGADI AL SENO?

A) Traumatismo

B) Infezione

C) Attacco inadeguato
Le RAGADI sono dei taglietti sulla cute del capezzolo o anche intorno all'areola, che possono comparire durante l'allattamento (specie nei primi giorni). Possono rappresentare un semplice fastidio temporaneo e sparire dopo qualche giorno, oppure possono aggravarsi fino a sanguinare, causando così forti dolori quando il bambino si attacca ed un maggior rischio di infezioni.
Questo fastidioso problema che mette a dura prova l'allattamento rendendolo meno piacevole, ha un'unica causa: lo scorretto attacco del piccolino al seno materno.

58 DURANTE L’EMOSTASI, LA DISSOLUZIONE DEL COAGULO DI FIBRINA AVVIENE:


A) Nella fase finale

B) Nella fase piastrinica

C) Nella fase vascolare
L'emostasi è l’arresto di una emorragia, che si può verificare spontaneamente col meccanismo della coagulazione.
È il risultato di un insieme di processi, cellulari e biochimici, ben regolati che hanno due diverse funzioni: mantenere il sangue allo stato liquido nei vasi normali e indurre la formazione del coagulo emostatico in presenza di danno vascolare.
L'emostasi può avvenire spontaneamente, si attua in tre fasi che si susseguono in rapida sequenza: spasmo vascolare, formazione del tappo piastrinico e coagulazione.
La perdita di sangue viene arrestata se, nel sito in cui ha luogo, prolifera dentro il coagulo del tessuto fibroso che tappa il lume del vaso sanguigno. In sintesi, l'emostasi si svolge come segue:
1. Le piastrine sono respinte dall'endotelio intatto, ma quando questo si rompe e le sottostanti fibre collagene risultano esposte, le piastrine diventano "appiccicose" e aderiscono alla zona danneggiata. Le piastrine ancorate rilasciano sostanze che attirano ulteriori piastrine e queste, continuando ad ammassarsi finiscono per formare sulla zona dove l'endotelio è leso il cosiddetto tappo piastrinico o trombo bianco.
2. Una volta ancorate, le piastrine, oltre a produrre sostanze che attirano altre piastrine, rilasciano serotonina che provoca spasmi (contrazioni) del vaso sanguigno danneggiato; agendo nei pressi della lesione gli spasmi riducono la perdita di sangue per cui il coagulo riesce a formarsi. Tra i fattori che provocano spasmi vascolari vanno annoverati i danni a carico delle cellule muscolari lisce e la stimolazione dei recettori locali del dolore.
3.Contemporaneamente i tessuti danneggiati rilasciano tromboplastina, una sostanza che svolge un ruolo importante nella coagulazione.
4. Il fattore piastrinico 3 (PF3) è un fosfolipide che riveste la superficie delle piastrine; interagisce con la tromboplastina, con altre proteine ematiche della coagulazione e con ioni Ca2+ per formare l'attivatore protrombinico che innesca il processo a cascata della coagulazione.
5.L'attivatore protrombinico converte la protrombina, presente nel plasma, nell'enzima trombina.
6. La trombina quindi unisce tra loro le molecole proteiche solubili di fibrinogeno trasformandole in lunghe catene molecolari di fibrina insolubile; questa forma una sorta di traliccio che, intrappolando i globuli rossi, costituisce la base del coagulo.
Entro un'ora, il coagulo inizia a retrarsi, spremendo fuori dalla massa siero (plasma deprivato dalle proteine della coagulazione) e avvicinando i margini della rottura della parete vasale. Di norma il sangue coagula in 3-6 minuti e, una volta iniziato il processo a cascata della coagulazione, i fattori che l'hanno scatenato vengono di solito rapidamente inattivati per impedire che la coagulazione del sangue si diffonda per tutto l'apparato circolatorio. Alla fine l'endotelio si rigenera e il coagulo si dissolve.
L'emostasi può essere indotta anche meccanicamente come accade in chirurgia ove rappresenta una parte determinante dell'atto operatorio.

59 IL PIANO SANITARIO NAZIONALE È:

A) L'insieme di norme di indirizzo generali per il Servizio Sanitario Nazionale

B) L'insieme delle leggi che regolano la sanità

C) La normativa per l'organizzazione dei servizi sanitari

60 IL DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA SANITARIA LOCALE È:

A) Organo della ASL

B) Dipendente a tempo indeterminato della ASL stessa

C) Componente di diritto del collegio sindacale della ASL
Sono  organi  dell’azienda  il  direttore  generale  e  il  collegio  sindacale.  Il direttore  generale  adotta  l’atto  aziendale  di  cui  al  comma  1-bis;  è  responsabile  della
gestione  complessiva  e  nomina  i  responsabili  delle  strutture  operative  dell’azienda.  Il direttore  generale  è  coadiuvato,  nell’esercizio  delle  proprie  funzioni,  dal  direttore
amministrativo e dal direttore sanitario. Le regioni disciplinano forme e modalità per la direzione e il coordinamento delle attività sociosanitarie a elevata integrazione sanitaria.
Il  direttore  generale  si  avvale  del  Collegio  di  direzione  di  cui  all’articolo  17    per  le attività ivi indicate.

 
 
 
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