Eserciziario per OSS 1 - L'abc dell'operatore socio sanitario

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Eserciziario per OSS 1

DOMANDE & RISPOSTE > Procedurali e routinarie > 1 Parte
 

Prova orale ASL 8 Cagliari
La commissione esaminatrice rivolge al candidato questa domanda :


Mi parli della rilevazione della pressione arteriosa e mi spieghi cosa vuol dire ipertensione .
Come si comporterebbe l'operatore socio sanitario  con  un paziente iperteso.

Rilevazione della pressione arteriosa
La pressione arteriosa è la pressione che il sangue esercita sulle pareti delle arterie ed è lo sforzo che lo fa scorrere nel sistema circolatorio, è misurata in mmHg.
La pressione arteriosa sale e scende seguendo i cicli che il cuore svolge in modo ritmico: ( è massima ) quando il cuore si contrae e spinge il sangue nelle arterie e nelle vene polmonari, pressione Sistolica.
E' minima quando il cuore rilassa per riempirsi di sangue prima di contrarsi di nuovo, pressione diastolica
Range di normalità: P.A. sistolica 90 - 140; P.A. diastolica 60 - 90

La misurazione della pressione sanguigna attraverso l'auscultazione è basata sui suoni determinati da cambiamenti del flusso ematico,  chiamati suoni di KorotKoff, e sono:
Fase1 = Il livello pressorio al quale sono avvertiti i primi battiti, deboli e chiari; essi aumentano nel momento in cui il manicotto viene sgonfiato ( punto di riferimento per la P.A. sistolica ).
Fase 2= Mentre si sgonfia il manicotto,  sono avvertiti murmuri o rumori fruscianti. .
Fase 3= I murmuri fruscianti sono  più  decisi ed aumentano di intensità.
Il livello pressorio al quale è avvertito l'ultimo suono ( pressione diastolica )
Variabilità dei valori pressori
La  pressione arteriosa è caratterizzata da una continua variabilità che dura anche nelle ore di sonno.
Età: La pressione aumenta rapidamente nei primi giorni di vita dopo la nascita e cresce poi lentamente durante tutta la vita.
Sesso: Rispetto a quelli dell'uomo, la donna ha livelli pressori più bassi.
Razza:nelle persone di colore i valori pressori tendono ad essere  più alti rispetto a quelli di persone di razza bianca.
Esercizio fisico: In base al tipo di attività compiuta, la pressione tende ad aumentare. Solo dopo 5 minuti cessata l'attività i valori tornano normali.
Stagioni: Nel periodo estivo la pressione si tiene a valori più bassi rispetto quelli abituali.
Altitudine: La temporanea permanenza a quote elevate, può creare un alterazione ai valori pressori, causa la ridotta tensione  dell'ossigeno..
Gravidanza: nei primi tre mesi di gravidanza la pressione tende ad abbassarsi, solo dopo il  secondo trimestre  la pressione rientrerà nei valori normali.
Postura: In genere la pressione è più bassa nella posizione sdraiata rispetto a quella seduta o eretta.
Ritmo circadiano: In genere  la pressione si tiene sui valori bassi la mattina, poi aumenta gradualmente, raggiunge un picco nel tardo pomeriggio , per poi scendere gradualmente.
Stato psicologico:  La pressione varia al variare dello stato psicologico del paziente. Le persone che conducono una vita rilassata tendono ad avere la pressione più bassa di quelle persone che vivono in ambiente stressante.
Procedura per la rilevazione della pressione arteriosa

Ambito di competenza
La rilevazione della pressione può essere  attribuita all'OSS. E' preferibile che la valutazione nella fase di ricovero venga fatta dall'infermiere.
Se attribuita all'OSS l'infermiere deve:
validare la tecnica utilizzata
fornire delle indicazioni specifiche sul paziente
ricordare loro di riferire immediatamente valori al di fuori del range di normalità
Scopo della procedura
Ottenere dati di base della pressione arteriosa.
Valutare lo stato emodinamico.
Rilevare alterazioni della pressione arteriosa.
La determinazione del valore pressorio deve essere stabilita facendo la media di due o più  rilevazioni, compiute a distanza di circa due minuti, dovrebbero essere fatte più misurazioni se i valori differiscono di più di 5 mm/Hg
Monitorare la risposta emodinamica del paziente a trattamenti terapeutici e diagnostici e a condizioni patologiche.
Materiale occorrente
Sfigmomanometro con bracciale delle giuste dimensioni, fonendoscopio, penna e modulo per la registrazione dei dati. Di sfigmomanometro ne esistono di vari tipi, i più comuni sono:
Sfigmomanometro clinico ,con sistema Riva Rocci, è costituito da una colonnina di vetro, tarata in millimetri, collegata a un recipiente contenete mercurio, collegata a sua volta al bracciale tramite un tubicino di gomma racchiuso in un manicotto di tela ed è collegato, tramite un altro tubicino di gomma. Il bracciale è composto da una camera d'aria di gomma racchiusa in un manicotto di tela ed è collegato, tramite un altro tubicino di gomma. Ha una pompetta  fornita di valvola che permette di insufflare aria nel manicotto;
Sfigmomanometro a capsula aneroide, apparecchio in cui la colonnina di vetro e il mercurio è sostituito da un semplice manometro.

Valutazione iniziale ( in collaborazione dell'infermiere)
a) Identificare il sito migliore: il locale deve essere tranquillo , ben illuminato, a temperatura standard,  non inquinato da rumori per non rendere difficoltosa l'auscultazione.
b) Identificare i fattori fisiologici che possono alterare la P.A.( esercizio, età, stato psicologico, ecc…..)
Informazioni sulle precedenti misurazioni della pressione , se disponibili. Chiedere prima di effettuare la rilevazione informazioni  utili al paziente
Informarsi sulla posizione che deve assumere il paziente

La pressione arteriosa non deve essere rilevata sul braccio del paziente se è presente:
un'infusione endovenosa
una ferita
un arto plegico
una fistola per emodialisi
nel caso in cui il paziente ha subito una mastectomia in quella parte.

Attuazione sequenza operativa
lavaggio sociale delle mani
Identificare il paziente
Informare il paziente e spiegare se necessario la procedura
Preparare il materiale : Sfigmomanometro con bracciale delle giuste dimensioni, fonendoscopio, penna e modulo per la registrazione dei dati.
Aiutarlo ad assumere una posizione confortevole, a riposo; e che permetta una misurazione corretta: il paziente dovrebbe essere seduto, essere a riposo da cinque minuti e avere il braccio sostenuto a livello del cuore. Verificare che l'avambraccio sia a livello cardiaco, che il braccio sia ben appoggiato con il palmo della mano rivolto verso l'alto. Scoprire completamente la parte superiore del braccio.
L'operatore deve controllare che il bracciale sia completamente vuoto d'aria, avvolgere in modo adeguato la cuffia attorno all'avambraccio con il centro della parte sgonfiabile sopra l'arteria brachiale. Il bordo inferiore deve essere due centimetri sopra lo spazio antercubitale.
Applicazione del fonendoscopio sull'arteria brachiale.
Palpare l'arteria radiale con le tre dita mediali e sentire il polso.
Chiudere la valvola del bulbo e gonfiare sino a quando non scompare il polso. Gonfiare il manicotto con una velocità ottimale di 6mm al secondo di risalita della colonnina di mercurio.
Gonfiare poi per altri 30mmHg e rilasciare lentamente, la pressione deve diminuire circa 2-3 mmHg al secondo.
Effettuare la prima lettura quando si sente il primo suono di Korotkoff  e contemporaneamente compare il polso, questa è la pressione sistolica.
Continuare a sgonfiare e effettuare la seconda lettura quando non sentiamo più il suono di korotkoff , questa è la pressione Diastolica.
Sgonfiare tutto il bracciale e sfilarlo.
Annotare la pressione nella forma: valore sistolica /valore diastolica.
Riordinare il materiale usato.La vaggio della mani
Informare l'infermiere  se si riscontrano anomalie nei valori


IPERTENSIONE ARTERIOSA - Una crisi ipertensiva si verifica quando la pressione risulta troppo elevata
rispetto alla media delle condizioni normalmente presentate dal paziente. Rappresenta probabilmente il piu
importante problema concernente la salute pubblica nei paesi sviluppati. E estremamente frequente, di facile
diagnosi e di agevole controllo. Tuttavia se trascurata puo portare ad una serie di complicanze, anche
mortali.
Segni e sintomi:
o Disturbi della vista (dovuti ad aumenti di pressione sanguigna a carico della retina);
o Epistassi (fuoriuscita di sangue dalle cavita nasali);
o Cefalea (spesso pulsante).
Cosa fare:
o Tranquillizzare il paziente
o Nel caso di epistassi non tamponare, ma lasciare fluire il sangue.
o Trasporto in pronto soccorso



Prova orale ASL 3 di Nuoro
La commissione esaminatrice rivolge al candidato questa domanda :
TRICOTOMIA





ESECUZIONE DELLA TRICOTOMIA
OBIETTIVI
- Depilazione della cute tramite rasoi monouso, clipper (rasoio elettrico)
INDICAZIONI
- Su indicazione infermieristica per migliorare la visione del campo operatorio

STRUMENTI

- Rasoio: valido come strumento, ma causa microlesioni cutanee in cui colonizzano
microrganismi patogeni nell’intervallo di tempo tricotomia-intervento chirurgico
- Rasoio elettrico o clipper: riducono il rischio di lesioni cutanee ma possono non consentire
un’adeguata rasatura della zona
- Tempi di esecuzione: in caso di intervento programmato si esegue il più vicino possibile al
momento dell’intervento. In caso di intervento d’urgenza, va eseguita immediatamente
prima di scendere in sala operaoria o sala di radiologia diagnostica.

MATERIALE
- Guanti monouso
- Clipper elettrico o rasoio monouso per tricotomia
- Forbice
- Schiuma da barba o sapone liquido
- Reniforme
- Telino o asciugamano pulito
- Garze sterili ed antisettico (clorexidina)

TECNICA
- Spiegare alla persona la procedura e le motivazioni, fargli assumere una posizione comoda
- Effettuare il lavaggio delle mani ed indossare i guanti
- Esporre la zona da radere ed ispezionare lo stato cutaneo, accertandosi che la cute sia
integra, proteggendo l’intimità della persona con teli e coperture
- La zona da radere varia in base al tipo d’intervento, deve essere indicata dall’infermiere
- Inumidire ed insaponare l’area da radere
- Eseguire la tricotomia con movimenti rapidi e decisi con passaggi sovrapposti
- Detergere e sciacquare bene la zona
- Asciugare la zona tamponando
- Disinfettare la zona con garze ed antisettico
- Pulire il materiale usato, eliminando il rasoio monouso o lama del rasoio elettrico
nell’apposito contenitore per aghi e taglienti

TRASMISSIONI
- Presenza d’alterazioni cutanee tipo lesioni, eritemi, o arrossamenti

- Difficoltà o impossibilità all’esecuzione della procedura (es. persona non collaborante o con
gravi lesioni cutanee)
- Stato di cura ed igiene della persona



 
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