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Caso clinico: trasferimento del paziente dal letto alla sedia

Procedure OSS > Bisogno di mobilizzazione > Trasferimento dal bordo del letto alla sedia

Trasferimento di un paziente su di una sedia a rotelle

Il Sig. Mario di 73 anni è ricoverato in Medicina e necessita di una visita in ecografia e radiologia. Il paziente è quasi autonomo ma con qualche difficoltà nella deambulazione, ed è portatrice di catetere con sacca da letto, ricoverato per una sospetta Pleurite Bilaterale. Viene affidato all’OSS Francesco di portare il paziente in tali reparti per eseguire le visite.
N:B. Bisogna fare la massima attenzione considerato che il paziente ha connesso al catetere una sacca di urine da letto dove il tubo in genere e lungo da cm 100 a cm 200. Meno rischi andrà incontro il paziente se al catetere è connessa una sacca da gamba con valvola antireflusso, ma non avendola a disposizione, procediamo così:


Attività

Saluto il paziente, mi presento, e gli spiego la procedura.
Dopo aver verificato che la sedia a rotelle sia efficiente e non presenti difetti o danneggiamenti, la sistemo con un angolo di 45° o parallela al letto. (Ricordarsi di bloccare le ruote, al fine di evitare che la stessa si muova con il peso del paziente).
Lo invitiamo ad assumere la posizione sdraiata su un fianco, rivolto verso il bordo del letto dove si siederà. Qualora la sacca sia piena provvedo a sostituirla seguendo l’apposita procedura. Sistemo la busta in una posizione che non disturbi la manovra di trasferimento, facendo sempre attenzione a non sollevare la sacca di urina sopra al piano di appoggio del corpo, a non strappare il tubo o a trazionarlo, (questo per evitare che ci sia un reflusso di urina in vescica, ed evitare lesioni alla stessa)
Se il letto è dotato di ruote accertarsi che siano frenate, abbassare il letto nella posizione più bassa e alzare la testata nella posizione più idonea per effettuare il passaggio.
Abbassare le sponde del letto e mettersi in piedi all’altezza dell’anca del paziente, mettendo un piede vicino alla testata del letto e l’altro di lato.
Mettere un braccio dietro le spalle del paziente e l’altro sopra le cosce. Cercare di sollevare il tronco e le spalle del paziente.
Mettersi in piedi di fronte al paziente, attendere qualche istante, in modo da verificare che lo stesso non abbia capogiri e sia in grado di collaborare. Con questi passaggi mi rendo conto del grado di autonomia che il paziente può avere in quel momento.
Tenendo sempre d’occhio il tubo con la sacca di urine, aiuto il paziente ad indossare la vestaglia, e le scarpe antiscivolo.
Allargare i piedi, chiudendo quelli del paziente, flettere le anche e le ginocchia. Circondare con le braccia la vita del paziente.
Sistemare le proprie ginocchia contro quelle del paziente, aiutare ad alzarsi. Nel realizzare tali attività l’operatore deve tener presenti, i principi ergonomici che gli consentono di ridurre l’affaticamento ed i rischi di danni alla colonna vertebrale.
Far tornare indietro il paziente sino a quando non sente, dietro le proprie gambe la sedia , dopo di che si può sedere. Invitare il paziente ad accomodarsi meglio con l’utilizzo dei braccioli.
Accertarsi della corretta posizione del paziente sulla sedia, qualora sia necessario si invita l’operatore ad utilizzare gli appositi ausili di sicurezza onde evitare che il paziente cada. Si sistema la busta urine nell’apposito supporto connesso alla carrozzina, verificando che sia in una posizione sicura da non ostacolare il movimento della sedia a rotelle.
Dovendo trasportare il paziente per una visita, mi accerto che lo stesso sia in grado di mantenere la posizione in cui verrà posto e sia trasportabile, (chiedere sempre se vi sono impedimenti alla movimentazione e al trasporto dell’assistito). Assicurarsi che la persona sia protetta, per esempio con una coperta, qualora durante il tragitto siamo costretti a passare in ambienti non riscaldati.
Effettuare il trasporto nel più breve tempo possibile, in relazione allo stato generale della persona, sorvegliarlo costantemente durante tutte le fasi del trasporto.

Una volta concluse le visite, ritiro i referti e riporto il paziente nella sua stanza

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