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Eserciziario per OSS 1

DOMANDE & RISPOSTE > Inaspettate e imprevedibili > 2° Parte

Prova orale ASL 7 Carbonia
La commissione esaminatrice rivolge al candidato questa domanda :


LA DISINFEZIONE


Come noto l’efficacia di antisettici e disinfettanti nel prevenire le infezioni è condizionata da molti fattori in particolare:
caratteristiche di attività del prodotto:
i disinfettanti presentano spettri di azione anche molto diversi tra loro (vedi vari livelli di attività )
modalità d’uso

• concentrazione di impiego: esiste una concentrazione ottimale, concentrazioni inferiori causano l’inefficacia o la riduzione di attività del disinfettante o antisettico, concentrazioni superiori possono essere all’origine di effetti indesiderati anche gravi.
• tempo di contatto: deve essere rigorosamente rispettato per garantire l’efficacia del disinfettante, può variare in funzione dell’indicazione d’uso.

condizioni ambientali:

• temperatura: in alcuni casi un aumento della temperatura può incrementare l’efficacia del disinfettante, in altri può causare la sua degradazione,

• pH,

• presenza di materiale organico ( ad esempio sangue, pus, plasma, feci ,urine ): può ridurre o annullare l’attività del disinfettante o antisettico sia formando sulla superficie dei microrganismi un rivestimento, che li protegge dall’azione del principio attivo, sia reagendo con il disinfettante, neutralizzandone cosi’ l’efficacia.
• carica microbica: la presenza di un elevato numero di microrganismi riduce la probabilità di successo del processo.
Di qui la necessità di garantire una accurata detersione preliminare , che, eliminando il materiale organico e abbattendo la carica microbica, crea le condizioni necessarie a garantire il successo della disinfezione.
Bisogna anche ricordare che l’attività dei disinfettanti è massima sui microrganismi in sospensione mentre i batteri in biofilm o essicati sono più resistenti.
• Tipologia dei microrganismi presenti: le varie specie di microrganismi hanno una diversa sensibilità all’azione dei disinfettanti come si vede dalla tabella: la tipologia più resistente è rappresentata dalle spore batteriche e quella meno dai virus lipidici.



SCALA DI RESISTENZA DEI MICRORGANISMI AI DISINFETTANTI IN ORDINE CRESCENTE

Virus lipidici o di medie dimensioni (es. HIV,HBV, HCV)
Batteri vegetativi Gram positivi (es . St. aureus, Enterococcus)
Virus non lipidici di grandi dimensioni (es. Enterovirus)
Funghi (es. Candida)
Batteri gram negativi (es. Pseudomonas)
Trofozoiti (es. Acanthamoeba)
Piccoli virus non lipidici ( Polio virus)
Micobatteri (es. Mycobatterium TBC)
Protozoi con cisti (es. Giardialamblia, Cryptosporidium
parvum)
Spore batteriche (es. Clostridium difficile).





Quando usare i disinfettanti ?
In generale si può affermare che i disinfettanti devono essere usati nelle situazioni in cui non è sufficiente la detersione, ma non è indicata la sterilizzazione.
Per avere un’indicazione su quando usare i disinfettanti vedere a pagina 18 la classificazione dei materiali sanitari in base al livello di rischio di trasmettere le infezioni.


Quali disinfettanti e antisettici?
Non esiste un disinfettante valido per tutti gli usi.
La scelta deve perciò essere fatta valutando di volta in volta:
• il materiale da trattare,
• il livello di disinfezione da raggiungere,
• il grado di rischio per paziente e operatore,
• il costo dell’intervento

In modo analogo per gli antisettici è necessario verificare l’ indicazione d’uso, che può essere:

• cute integra
• cute lesa e mucose

I disinfettanti sono classificati a seconda del livello di attività:

• basso livello
• livello intermedio
• alto livello
• sporicida

DISINFETTANTI CON ATTIVITA' SPORICIDA:

Prodotto Tempo
ALDEIDE GLUTARICA (TIPO GLUTASTER, CIDEX) SOLUZIONE AL 2% A
TEMPERATURA AMBIENTE PER >3
ORE. IL TEMPO DI CONTATTO PER LA STERILIZZAZIONE E'DI 10 ORE SECONDO L' OMS
ACIDO PERACETICO (STERIS 20) 0,2% a 55°IN SISTEMA CHIUSO PER 12 MINUTI
ACIDO PERACETICO 0,35% A TEMP. AMBIENTE PER 10 MINUTI



DISINFETTANTI CON ATTIVITA' DI LIVELLO ALTO :

Prodotto Tempo
ALDEIDE GLUTARICA SOLUZIONE AL 2% PER >20' (MA
ATTIVITA MICOBATTERICIDA IN
60' )
ACIDO PER ACETICO < 1% SECONDO IL TIPO DI PRODOTTO
DERIVATI DEL CLORO
(IPOCLORITO DI SODIO ) 1000- 5000 PPM DI CLORO ATTIVO
PER >20 MINUTI. L' ATTIVITA' VIENE DIMINUITA IN PRESENZA DI MATERIALE ORGANICO SPECIE SE PROTEICO. IN QUESTO CASO I DERIVATI DEL CLORO NON SONO I PRODOTTI DI ELEZIONE


DISINFETTANTI CON ATTIVITA' DI LIVELLO INTERMEDIO:

Prodotto Tempo
ALDEIDE GLUTARICA SOLUZIONE AL 2% PER >10'
ALCOOL ETILICO SOLUZIONE AL 70% PER >10
MINUTI
DERIVATI DEL CLORO >1000 PPM CLORO DISPONIBILE
PER >10'. L'ATTIVITA' E' COMPROMESSA IN PRESENZA DI MATERIALE ORGANICO
IODOFORI CONCENTRAZIONE D'USO
SECONDO PRODOTTO PER >10'
POLIFENOLI DETERGENTI (AD
ES.COLLOIDALE GAMMA) SECONDO PRODOTTO
CONCENTRAZIONE ALL' 1% PER
10'



DISINFETTANTI CON ATTIVITA' DI LIVELLO BASSO:

DERIVATI DEL CLORO > 100 PPM CLORO DISPONIBILE
ALCOOL ETILICO 70°- 90° SOLUZIONE AL 70% PER >10
MINUTI
CLOREXIDINA 1,5% +
CETRIMIDE 15% SOLUZIONE ACQUOSA ALL' 1 - 3%
PEROSSIDO DI IDROGENO SOLUZIONE AL 3%



NORME PER IL CORRETTO UTILIZZO DI ANTISETTICI E DISINFETTANTI
1. La disinfezione non deve essere applicata:
o Quando è sufficiente la detersione,
o Quando è richiesta la sterilizzazione

2. Prima della disinfezione si deve procedere ad una accurata detersione per diminuire la carica microbica e consentire al principio attivo di esplicare la propria azione. La detersione deve essere seguita dall'asciugatura per evitare la diluizione del disinfettante.

3. Tutti i disinfettanti devono essere usati alle concentrazioni e modalità indicate. Un uso improprio può determinare effetti indesiderati (tossicità per il paziente o danni ai materiali).

4. Non esiste un disinfettante valido per tutti gli usi, bisogna valutare per ogni intervento i parametri di efficacia, rischio ,semplicità d'uso ,costo.

5. Le soluzioni acquose di disinfettanti ed in minor misura quelle alcoliche possono venire contaminate. Per evitare la contaminazione è necessario:
o conservare i contenitori ben chiusi e richiuderli sempre dopo l'uso. Non usare tappi in sughero e cotone che si inquinano facilmente e possono interagire con il disinfettante,
o usare i disinfettanti, specie se in soluzione acquosa entro pochi giorni dall' apertura del flacone: indicativamente 7 giorni, ma il tempo varia in funzione del rischio( tipo di reparto , condizioni d'impiego, ecc).E' importante indicare in etichetta il giorno di apertura,
o evitare operazioni di travaso. Nel caso in cui questo si rendesse necessario occorre lavare accuratamente , sciacquare con acqua sterile e, se del caso, sterilizzare i contenitori e le relative chiusure,
o per le soluzioni antisettiche destinate alla medicazione di ferite e mucose, usare per la diluizione acqua sterile, per le altre soluzioni disinfettanti utilizzare acqua potabile riscaldata a 60°o acqua deionizzata di recente produzione ottenuta con resine a scambio ionico rigenerate e disinfettate a tempi ravvicinati,


o evitare che la bocca del contenitore venga a contatto con le mani dell'operatore o con garza e cotone, che non devono mai essere appoggiati direttamente sull' apertura del flacone.

6. I contenitori devono avere l' etichetta con l'indicazione: del nome del disinfettante, della concentrazione, dell'indicazione d'uso, della data di preparazione e di scadenza. In caso di travasi è indispensabile riportare questi dati sull'etichetta del nuovo contenitore.

7. Non si devono mescolare tra loro, al momento dell'uso prodotti diversi (disinfettanti tra di loro o disinfettante più detergente), in quanto si possono verificare interazioni con formazione di prodotti tossici o inattivazione del disinfettante.

8. Durante l'uso di disinfettanti, in particolare in soluzione concentrata e se indicato dalla scheda tecnica , è necessario indossare i dispositivi di protezione individuale.

9. In caso di contatto accidentale, specie con soluzioni concentrate, bisogna lavare abbondantemente con acqua e togliere gli indumenti contaminati, quindi è opportuno consultare un medico.

10. In caso di versamento accidentale è bene adottare in generale le seguenti misure: aerare il locale, coprire il disinfettante con materiali assorbenti che devono essere raccolti ed eliminati in appositi contenitori, dopo aver indossato gli appositi dispositivi di protezione, lavare l'area interessata. Consultare le specifiche schede di sicurezza di ogni singolo prodotto.
ASPETTI NORMATIVI

Gli antisettici destinati al trattamento di lesioni della cute o a venire in contatto con le mucose sono registrati come SPECIALITA' MEDICINALI.
Gli antisettici da utilizzare sulla cute integra (es. per il lavaggio chirurgico delle mani, per la preparazione del campo operatorio) e i disinfettanti per uso ambientale sono registrati come presidi medico chirurgici presso il Ministero della Sanità.
I disinfettanti da usare su dispositivi medici o su apparecchiature con marcatura CE sono dei DISPOSITIVI MEDICI e devono anche essi avere la marcatura CE.
Secondo la normativa vigente non è ammesso l'impiego di antisettici e disinfettanti per usi e/o secondo modalità che non sono previste dalle indicazioni delle relative schede tecniche.
Gli operatori sanitari hanno l'obbligo di attenersi alle indicazioni contenute nei foglietti illustrativi e nelle etichette e sono direttamente responsabili delle conseguenze derivanti da eventuali usi impropri.

DISINFEZIONE DI STRUMENTI E MATERIALI RIUTILIZZABILI
CLASSIFICAZIONE DEI MATERIALI SANITARI

I dispositivi medici impiegati per l'assistenza all'utente, dopo l'uso, costituiscono una potenziale fonte di infezione per altri utenti e per gli operatori. Per questo motivo, i dispositivi riutilizzabili possono essere impiegati per l'assistenza di altri pazienti solo dopo essere stati adeguatamente trattati; i dispositivi monouso non devono essere ricondizionati.
Tutti gli strumenti ed i materiali sanitari possono essere suddivisi in tre classi in base ai vari livelli di rischio di trasmettere infezioni, che sono associati al loro uso:
1. Critici
2. Semicritici
3. Non critici


ARTICOLI CRITICI: sono collegati ad un alto rischio di trasmettere infezione
strumenti ed oggetti
o Introdotti nel letto vascolare ed in altre aree del corpo normalmente sterili,
o Che vengono a contatto con cute o mucose non integre
Requisito richiesto : la STERILITA'
Solo nei casi in cui non sia possibile effettuare la sterilizzazione si può ricorrere alla disinfezione di alto livello

esempi
-articoli impiegati su pazienti ad alto rischio,
-tutti i materiali che entrano nel campo operatorio
-strumenti a fibre ottiche invasivi
-aghi , siringhe,cateteri vascolari, set di somministrazione
farmaci, ecc

ARTICOLI SEMICRITICI:
strumenti e oggetti che vengono in contatto con mucose integre
Requisito richiesto:
STERILITA'/DISINFEZIONE DI ALTO LIVELLO
Anche se la sterilità è preferibile, una disinfezione di alto livello dà una ragionevole garanzia che l'articolo sia privo di microrganismi patogeni
-strumenti a fibre ottiche non invasivi,
-circuiti di respiratori, lame di laringoscopi, cannule orofaringee, tubi endotracheali,
-sondini di aspirazione, cateteri urinari, sondini nasali, ecc.

N.B. per alcuni articoli è più conveniente l'uso di prodotti monouso sterili

ARTICOLI NON CRITICI:
strumenti e oggetti che solitamente non vengono a contatto con il paziente e che entrano in contatto solo con cute integra

Requisito richiesto : BASSA CARICA MICROBICA
Nella maggior parte dei casi è sufficiente un intervento di detersione, in alcune situazioni o in aree a rischio può essere utile una successiva disinfezione

In tutte le situazioni che si configurano a rischio alto o intermedio è raccomandato l'uso di materiali sterili, l'impiego dei disinfettanti rappresenta quindi una seconda scelta.

Lo schema operativo per i materiali da sottoporre a disinfezione è il seguente:
1. Decontaminazione
2. Detersione
3. Asciugatura
4. Disinfezione
5. Risciacquo
6. Utilizzo /asciugatura-conservazione

Lo schema operativo per i materiali da sottoporre a sterilizzazione è il seguente:
1. Decontaminazione
2. Detersione
3. Asciugatura
4. Confezionamento
5. sterilizzazione

DISINFEZIONE CON LIVELLO DI ATTIVITA' SPORICIDA:
Processo che ha l'obiettivo di distruggere tutti i microrganismi comprese le spore batteriche.
Indicazione per articoli critici
Procedure

Prodotto Tempo
GLUTARALDEIDE ATTIVATA AL2% TEMP. AMBIENTE 3 -10 ORE
ACIDO PERACETICO 0,2% IN SISTEMA CHIUSO 55° 12'
ACIDO PERACETICO 0,35% TEMP. AMBIENTE 10'




DISINFEZIONE DI ALTO LIVELLO.
Processo che porta alla inattivazione di tutti i microrganismi con la sola eccezione delle spore batteriche presenti in carica elevata.

Indicazione per articoli semicritici:
o tutti gli strumenti o oggetti destinati al contatto con mucose integre : strumenti a fibre ottiche non invasivi, ,cateteri nasali e vescicali, tubi endotracheali, circuiti di respiratori , lame di laringoscopi;
o strumenti e oggetti anche non "critici"presenti nei centri di dialisi dove è necessario garantire l'assenza di HBV;
o strumenti o oggetti già usati in pazienti infetti e che non possono essere sterilizzati.

N.B. per alcuni materiali è più conveniente usare prodotti monouso sterili.

Procedure
Prodotto Tempo GLUTARALDEIDE ATTIVATA AL 2% >20' (almeno 60' per Mycobacterium Tuberculosis, tempi più lunghi per Mycobacterium avium)
ACIDO PERACETICO <1% secondo prodotto
DERIVATI CLORO (SODIO IPOCLORITO) 1000-5000 ppm CL att. > 20'




DISINFEZIONE DI LIVELLO INTERMEDIO

Intervento antimicrobico ad ampio spettro indicato in assenza di spore , HBV,HIV ma dovrebbe agire in condizioni standard su batteri vegetativi , la maggior parte di virus e funghi ed il Mycobacterium tubercolosis

Indicazioni per alcuni articoli semicritici e per i non critici
Come per la disinfezione ad alto livello ma operando in assenza dei microrganismi citati sopra



Procedure
Prodotto tempo ALDEIDE GLUTARICA 2% >10' SODIO IPOCLORITO 1000 ppm Cl att > 10' ALCOOL ETILICO 70° >10' IODOFORI >500 ppm J disp.(no IODOFORI ANTISETTICI) >10' DERIVATI FENOLICI DETERGENTI >10'
DISINFEZIONE DI BASSO LIVELLO

Intervento inteso ad assicurare l'eliminazione dei batteri in forma vegetativa, alcuni virus lipofili e alcuni funghi.

Indicazioni articoli non critici:
Tutti gli strumenti oggetti o superfici che non entrano in contatto con il paziente e che entrano in contatto solo con cute integra (termometri, vassoi, stoviglie).

Procedure

Prodotto Tempo SODIO IPOCLORITO O DERIVATI DEL CLORO >100 ppm Cl att. >10' ALCOOL ETILICO 70°- 90° >10' CLOREXIDINA 1,5% + CETRIMIDE 15% 1% - 3% in acqua 15' - 30'

























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