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Eserciziario per OSS 2

DOMANDE & RISPOSTE > Inaspettate e imprevedibili > 1° Parte

Prova orale ASL 7 Carbonia
La commissione esaminatrice rivolge al candidato questa domanda :

Il triage .


I codici colore gravità (triage) in pronto soccorso

Il termine triage deriva dal verbo francese "trier" e significa scegliere, classificare e indica quindi il metodo di valutazione e selezione immediata usato per assegnare il grado di priorità per il trattamento quando si è in presenza di molti pazienti.
L'applicazione del triage nel Pronto Soccorso è motivata dall'aumento progressivo degli utenti che vi afferiscono, soprattutto di casi non urgenti. Tale metodo consente di razionalizzare i tempi di attesa in funzione delle necessità dei pazienti, utilizzando quale criterio di scelta le condizioni cliniche degli stessi e non il criterio dell'ordine di arrivo.
A livello ospedaliero, la funzione di triage è attivata nelle unità operative di pronto soccorso-accettazione con oltre 25.000 accessi per anno e nei presidi che, pur essendo al di sotto dei 25.000 accessi, si trovano ad operare in condizioni di flussi periodicamente elevati ed irregolari (turismo stagionale, fiere, manifestazioni, ecc.).
Il triage è svolto da personale infermieristico esperto e specificatamente formato che, valutando i segni ed i sintomi del paziente, identifica le condizioni potenzialmente pericolose per la vita ed attribuisce un codice di gravità al fine di stabilire le priorità di accesso alla visita medica. L'infermiere, presente nella zona di accoglimento del pronto soccorso, opera sotto la supervisione del medico in servizio e secondo protocolli predefiniti e approvati dal responsabile del pronto soccorso o del dipartimento di emergenza-urgenza (D.E.A.).
L'attivita' del triage si articola in:
· accoglienza:
raccolta di dati, di eventuale documentazione medica, di informazioni da parte di familiari e/o soccorritori, rilevamento parametri vitali e registrazione;
· assegnazione codice di gravità:
tali codici, in analogia con i criteri definiti dal decreto del Ministero della Sanità del 15 maggio 1992, articolati in quattro categorie ed identificati con colore sono:
o codice rosso: molto critico, pericolo di vita, priorità massima, accesso immediato alle cure;
o codice giallo: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo, possibile pericolo di vita;
o codice verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni differibili;
o codice bianco: non critico, pazienti non urgenti;
· gestione dell'attesa:
i pazienti in attesa della visita medica possono variare (migliorare o peggiorare) le proprie condizioni cliniche, è quindi parte integrante dell'intero processo di triage la rivalutazione periodica della congruità dei codici colore assegnati.
È bene utilizzare i servizi del Pronto Soccorso per problemi urgenti e non risolvibili dal medico di famiglia, dal pediatra di libera scelta o dai medici della continuità assistenziale (guardia medica): un corretto utilizzo delle strutture sanitarie evita disservizi per le strutture stesse e per gli altri utenti.

Triage nel soccorso
Il termine triage deriva dal verbo francese "trier" e significa scegliere, classificare. Consiste nel
classificare le vittime secondo criteri di gravita differenziati, per determinare:

1) le priorita delle prese in carico da parte dei sanitari;
2) il tipo di terapia appropriata di ogni vittima;
3) le priorita di evacuazione con e le modalita e la destinazione.

Il triage può essere svolto con diverse modalità a seconda dei campi in cui viene applicato: in centrale operativa, in pronto soccorso, sul territorio o nelle maxiemergenze e catastrofi. Questo processo, con cui i pazienti vengono selezionati e classificati in base al tipo e all'urgenza delle loro condizioni, e da distinguere dalla visita medica, in quanto l'obiettivo del triage e proprio la definizione della priorità con cui il paziente verrà visitato dal medico. Il maggior problema che si deve affrontare in caso di guerra o di catastrofi e la discrepanza fra numero di feriti e risorse utilizzabili. E' proprio per questo motivo che si misero appunto dei criteri tramite i quali era possibile stabilire delle priorità nel trattamento dei feriti al fine di impiegare nel miglior modo possibile le poche risorse disponibili. Inizialmente quindi il Triage era una metodica limitata alla sanità militare ma, nel tempo, ha assunto un ruolo sempre più determinante anche in ambito civile. Il Triage e infatti il processo di valutazione dei pazienti e la loro suddivisione in base alla relativa urgenza di trattamento e alla prognosi, intesa come il beneficio che la vittima può trarre da cure relativamente semplici ma immediate.
L'evacuazione consiste nel dirigere, verso l'unita di trattamento sanitario, quelle vittime le cui condizioni richiedono un'ospedalizzazione.
L'assegnazione di un codice di priorità , in relazione alle possibilità di cura, rappresenta un passaggio fondamentale nel processo triage al fine di stabilire correttamente l'accesso dei feriti al percorso diagnosticoterapeutico.
Pur variando i modelli utilizzati a livello internazionale, il codice assegnato al paziente e generalmente contraddistinto da un numero o più frequentemente da un colore (nella tabella C e riportato un
esempio di classificazione mediante codici colore).
o Codice Rosso - Priorità assoluta - Deve essere trattato il piu in fretta possibile
o Codice Giallo - Urgente - Può aspettare alcune ore per una cura definitiva
o Codice Verde - Non urgente - Può aspettare molte ore per una cura definitiva

.
Protocolli di Triage - Sono stati messi a punto vari metodi di Triage anche se il piu usato a livello
internazionale e il modello S.T.A.R.T. (Simple Triage And Rapid Treatment) elaborato dall'Hoag Memorial
Presbyterian Hospital di Newport Beach, California. S.T.A.R.T. sigla che sta per Simple Triage And Rapid
Treatment (semplice triage e trattamento rapido). Per applicare tale protocollo il soccorritore deve porsi 4
semplici domande ed eseguire se necessarie solo 2 manovre, disostruzione delle vie aeree ed arresto di emorragia esterna imponente .
1. Il paziente può camminare? Se si va considerato verde, cioe con bassa priorita di soccorso, e passare al prossimo ferito.Se non cammina, si passa alla seconda domanda.
2. Qual è la frequenza respiratoria del paziente? Se assente, si tenta con la disostruzione delle vie aeree ed il posizionamento di cannula orofaringea. Se ancora assente il respiro viene considerato non salvabile e si passa oltre. Se invece riprende si considera rosso e si procede al prossimo. Se la frequenza e maggiore di
30 atti/minuto si considera rosso e si passa al prossimo paziente. Se uguale o inferiore a 30 atti/minuto si passa alla domanda seguente
3. E' presente il polso radiale? Se presente il polso radiale, si puo attribuire al paziente una pressione sistolica di almeno 80mmHg, L'assenza di polso significa una ipotensione dovuta a diversi fattori, con scompenso cardiocircolatorio quindi si considera il paziente rosso, si posiziona in antishock rispettando
l'allineamento del rachide e si passa oltre. Se presente si passa all'ultima domanda
4. Il paziente risponde a ordini semplici? Se risponde a richieste semplici come: apri gli occhi o tira fuori la lingua vuol dire che la funzione celebrale e sufficientemente presente e si considera giallo. Se il paziente non risponde alle richieste si categorizza rosso, si pone in posizione laterale di sicurezza rispettando l'allineamento del rachide e si passa oltre.
Durante la procedura di Triage ogni paziente ricevera un'apposita etichetta che riportera il codice assegnato, i dati anagrafici e una breve descrizione delle condizioni del soggetto.
E' importante sottolineare come durante questa prima valutazione dei soggetti le uniche manovre
terapeutiche eseguite, oltre a quelle finalizzate all'estricazione del paziente, sono l'allineamento delle vie aeree ed il controllo ed il tamponamento di eventuali emorragie evidenti. Nessun altro atto terapeutico viene infatti generalmente svolto sul campo, a meno che non siano disponibili risorse umane e materiali adeguati al numero di feriti. In tale circostanza si potranno attuare sulle singole vittime procedure piu complesse quali il
BLS, l'ALS, etc. Una volta avvenuta la classificazione delle vittime, i soggetti etichettati come rossi e gialli dovranno essere condotti, seguendo quest'ordine di priorita, al P.M.A. dove riceveranno le prime cure, verranno sottoposti al Triage secondario ed in seguito trasportati all'ospedale piu idoneo per ricevere il trattamento definitivo.

Prova orale ASL 7 Carbonia
La commissione esaminatrice rivolge al candidato questa domanda :

Relazione d'aiuto


Elementi della relazione d'aiuto

o Rispetto: senza di esso non puo esistere nessuno scambio e dialogo proficuo; il soccorritore non e
un supereroe ma, una persona come quella che ha di fronte e che in quel momento ha bisogno di luiFiducia: non si puo sperare di ottenerla se prima di tutto non ci si mostra fiduciosi nella disponibilita
del paziente a cooperare per ottenere il meglio possibile
o Empatia: si intende la capacita di sintonizzare le proprie emozioni sullo stato d'animo altrui,
provando gli stessi sentimenti e paure. Consente di comportarsi in maniera coerente allo stato
d'animo della persona che si sta soccorrendo
o Interessamento: legato al rispetto e alla stima, evidenzia da parte del soccorritore un atteggiamento
attento all'umanita e all'individualita altrui
o Autonomia: intesa come la capacita di autogovernarsi e di compiere delle scelte
indipendentemente dai suggerimenti altrui. Ricordarsi che la persona soccorsa, cosi come voi,
tentera di mantenere la propria autonomia e sara compito del soccorritore facilitarla in questo aspetto
o Dialogo: comprende la comunicazione verbale ed analogica, sottolineando la centralita che ricopre
lo scambio di informazioni (anche emotive) per l'instaurarsi di un qualsiasi legame
o Reciprocità: come il soccorritore aiuta la persona assistita ad alleviare la sua sofferenza, cosi essa
puo aiutare voi attraverso il confronto con due realta diverse ed entrare sempre piu in contatto con i
vostri sentimenti e le vostre debolezze

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